Le domande per l’assegno unico universale si potranno presentare da gennaio: chi non comunica il proprio Isee otterrà la cifra minima.

È stato approvato dal consiglio dei ministri il decreto attuativo dell’assegno unico universale per i figli a carico, che entrerà a regime dal 2022, andando a sostituire le detrazioni fiscali per i figli a carico, gli assegni familiari e ogni altra forma di sostegno che il sistema oggi riconosce alle famiglie.

Per la domanda, che potrà essere presentata da gennaio, sarà necessario avere l’Isee 2022. L’assegno verrà riconosciuto a partire da marzo ma le procedure per le richieste si apriranno a gennaio. Ecco tutti i dettagli su modalità di richiesta, tempi di erogazione e importi.

A chi spetta l’assegno unico universale

L’assegno unico universale sarà corrisposto sia ai lavoratori autonomi che ai dipendenti. I destinatari sono tutti i nuclei familiari con figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al ventunesimo anno di età. Non ci sono invece limiti di età se il figlio è disabile. Il figlio maggiorenne, per vedersi riconosciuto l’assegno, deve:

  • essere iscritto a un percorso di formazione;
  • svolgere un tirocinio oppure un lavoro con un reddito complessivo non superiore a 8.000 euro annui;
  • essere iscritto alle liste di collocamento;
  • svolgere il servizio civile universale.

Quali sono gli importi dell’assegno unico

L’assegno sarà graduato in base dell’Isee e ad alcune caratteristiche del nucleo familiare, quali, ad esempio, il numero dei figli e l’età. L’importo erogato andrà da un minimo di 50 euro per i redditi più alti (Isee oltre 40 mila euro) a un massimo di 175 euro (che scendono a 85 euro per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni) per chi ha Isee sotto i 15mila euro.

Saranno inoltre previste delle maggiorazioni dal terzo figlio in poi, per i figli minorenni o maggiorenni fino a 21 anni con disabilità e per le giovani madri under 21. Inoltre, per i nuclei con 4 figli è prevista una maggiorazione forfettaria da 100 euro al mese. Un ulteriore incremento verrà riconosciuto anche nel caso di famiglie in cui entrambi i genitori lavorino, al fine di favorire la natalità da una parte e il lavoro femminile dall’altra.

Cosa succede se non si presenta l’Isee

L’assegno unico universale potrà essere percepito anche da chi non presenterà il proprio Isee. In questo caso si riceverà la cifra minima, ovvero 50 euro per ogni figlio a carico, lo stesso importo riservato alle famiglie che hanno un Isee pari a 40.000 euro.

È importante ricordare che coloro che decideranno di non presentare l’Isee dovranno compilare un’autodichiarazione da allegare alla domanda da presentare all’Inps.

Assegno unico: come fare domanda

L’assegno unico per i figli a carico viene erogato dall’Inps su istanza delle famiglie interessate. Le domande potranno essere presentate dal primo gennaio 2022, ma l’incentivo sarà corrisposto a decorrere da marzo 2022 tramite bonifico bancario. Le richieste dovranno essere inoltrate all’Inps utilizzando l’apposito portale web oppure attraverso gli Istituti di patronato.

Potranno richiederlo anche i cittadini stranieri che lavorano in Italia da oltre sei mesi e le famiglie di stranieri residenti in Italia da almeno due anni.

Assegno unico e Reddito di cittadinanza

A coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, l’assegno unico sarà pagato d’ufficio dall’Inps direttamente sulla carta di pagamento RdC, senza dover fare domanda. In questo caso, la somma spettante sarà calcolata decurtando dall’assegno unico la quota per i figli già prevista dal reddito di cittadinanza.

Di Michele

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