La laurea in ingegneria è tra le più richieste nel mercato del lavoro. L’ingegnere, infatti, oltre ad avere spiccate doti matematiche, è anche un professionista con ottime doti di problem solving, indispensabili in un qualsiasi contesto lavorativo.

Oltre a tutto ciò, un ingegnere può tornare utile sia sul piano pratico, ossia in un contesto in cui si pratica il lavoro manuale, sia nell’esecuzione del lavoro intellettuale.

Da ciò ne deriva che studiare ingegneria, e laurearsi al termine di tre anni (triennale) o cinque anni (laurea magistrale), può rappresentare una strada sicura verso il successo lavorativo, o comunque verso quelle certezze economiche che, al giorno d’oggi, poche altre lauree sanno garantire in questo modo.

A tal proposito, vediamo tre validi motivi per scegliere di studiare ingegneria!

Grande potenziale di guadagno

Impossibile scindere il discorso economico da quello relativo alla professione svolta. Un lavoro da ingegnere puro può far guadagnare somme non indifferenti, con stupendi spesso superiori alla media.

Quando si parla di “ingegnere puro” si fa riferimento a quel professionista che, dopo anni di studi, si trova a lavorare direttamente a contatto con i numeri, nonché con ciò che ha studiato; discorso all’opposto, dunque, per quegli ingegneri che si ritrovano a svolgere una professione pur sempre legata al mondo dell’ingegneria e della matematica, ma in settori che toccano tali branche in maniera “tangenziale”.

In ogni caso, che si tratti di ingegneria pura o di professioni afferenti al mondo dell’ingegneria, i guadagni saranno certamente consistenti, anche in misura dell’esperienza e delle capacità del candidato.

Notevoli opportunità di carriera

Il discorso economico, come detto, detiene un’importanza tutt’altro che irrilevante. Un qualcosa di simile accade per coloro che, dopo essersi laureati nella facoltà prescelta, hanno intenzione di fare carriera.

Ebbene, il laureato in ingegneria, da questo punto di vista, ha certamente le carte in regola per poter “sbarcare il lunario”, o comunque per trovare un’occupazione in cui, con il passare del tempo, e a fronte di una giusta e adeguata meritocrazia, vi è la possibilità di scalare posizioni, assumere un’importanza sempre più rilevante nell’organico di un’azienda e, più in generale, ambire a posti di lavoro sempre più significativi, di grande responsabilità.

E fare carriera, logicamente, si traduce anche nella possibilità di incamerare guadagni maggiori, con tutte le conseguenze del caso.

Una laurea che prepara per il successo professionale

Poche lauree, alla pari di quella in ingegneria, sono in grado di formare i futuri lavoratori per ottenere un possibile successo professionale. Ciò vale in particolar modo per le migliori facoltà dei migliori atenei: un esempio, in questo senso, è dato dai corsi di laurea del Politecnico di Torino, eccellenza nazionale e internazionale in merito alla frequentazione della facoltà di ingegneria.

Un qualcosa di simile vale anche per il Politecnico di Milano, non meno inferiore sul piano della qualità della didattica accademica.

È certamente vero che il percorso per diventare ingegneri è lungo e faticoso, anche per coloro che siano portati naturalmente per la facoltà, ma è altrettanto vero che, al termine degli studi, si avrà a disposizione uno straordinario bagaglio formativo, da mettere in pratica nei campi che si desidera.

Ecco spiegati, dunque, i validi motivi per cui scegliere di iscriversi alla facoltà di ingegneria. Certo, per barcamenarsi tra gli svariati esami da sostenere bisognerà avere una sorta di “marcia in più”, oltre a provare un sentimento d’amore nei confronti della matematica, tutti aspetti imprescindibili per completare il percorso di studi; per cui, se ci si sente realmente portati, sarebbe un’ottima idea provare ad iscriversi al corso di laurea qui descritto, e iniziare a confrontarsi con il mondo dell’ingegneria.

Di Michele

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