Scopriamo quali sono i migliori vini autunnali bianchi e rossi capaci di valorizzare i sapori dei piatti tipici della stagione autunnale
Funghi, castagne, zucche e tartufi sono alimenti che, durante la stagione autunnale, prendono il sopravvento in tante cucine regionali italiane. C’è bisogno di pietanze che aiutano a vincere il freddo e l’umidità tipica di questa stagione e la gastronomia del nostro Paese è ricca di soluzioni. Ovviamente, un buon bicchiere di vino deve accompagnare i pasti e, a differenza di vini prettamente estivi, la scelta dev’essere adeguata alla circostanza. Sappiamo che un vino giusto esalta profumi e sapori ed ecco i nostri suggerimenti a proposito dei migliori vini autunnali che sono indicati come ideale abbinamento.
Per piatti con funghi occorre un uno strutturato
Come anticipato, i funghi sono particolarmente presenti durante la stagione autunnale anche perché possono essere proposti in diverse maniere. Che vengano serviti trifolati, con la polenta o con il risotto oppure anche crudi, i funghi sono molto apprezzati. Ecco la ragione per la quale è necessario abbinare a questo alimento, un vino che sia in grado di valorizzarli in pieno senza dominarne il sapore.
La nostra selezione ha individuato nei vini bianchi morbidi di corpo medio come un Pinot grigio o il Fiano, quanto di più ideale c’è per accompagnare funghi crudi.
Se il piatto prevede un fungo trifolato – indipendentemente da quale sia la sua varietà – è necessario scegliere un vino intenso dal sapore secco come il Greco di Tufo.
Piatti di selvaggina accompagnati da rossi corposi
Un piatto a base di selvaggina, magari accompagnato da funghi o polenta, ha bisogno di un vino rosso pieno purché morbido. Se il clima si irrigidisce è preferibile orientarsi su vini rossi ben strutturati e corposi che si sposano bene con la selvaggina. In questi casi le soluzioni sono rappresentate da vini dal sapore deciso come Nebbiolo, Barbaresco e Barolo.
Vanno anche bene vini speziati o profumatissimi capaci di soddisfare il palato lasciando un intenso sapore in bocca.
Brut e vini bianchi autunnali
Sarebbe riduttivo limitarsi al solo vino rosso come bevanda autunnale dal momento che uno Chardonnay invecchiato o un Riesling possono essere delle più che valide alternative per piatti costituiti da anatra arrosto oppure oca.
Lo stesso dicasi per il Gewurztraminer che lascia un sapore deciso ed intenso.
Per i risotti vanno bene anche vini bianchi a condizione che la loro consistenza non vada a coprire il sapore dei piatti.
Differente è il discorso a proposito di piatti a base di zucca, per via del suo dolce sapore. In questo caso il suggerimento è orientato verso un bianco autunnale nella versione di spumante brut.
Per il re dell’autunno, il tartufo, occorre il Nebbiolo
Anche abbinare piatti a base di tartufo al vino non è una scelta facile in quanto il profumo ed il sapore di questo alimento deve essere presente in tutta la sua interezza. E se con il tartufo nero questo problema non è così evidente, con il tartufo bianco la decisione è più complessa.
Il suggerimento è scegliere un vino lievemente strutturato invecchiato non da tanti anni, affinché profumi e sapori del piatto si possano coniugare idealmente senza che vengano sovrastati dal vino. Per questo, consigliamo di affidarsi ad un Nebbiolo.
Occorre prestare attenzione alle bollicine e stappare vini con sentore di vaniglia o quelli invecchiati in barrique con molta cautela. Tuttavia la scelta deve essere orientata su un vino morbido che non sia troppo tannico.
Uno spazio per il novello
Il vino novello, quello fatto con l’uva dell’anno, vede nell’autunno il suo momento migliore. Il novello va bene per una serata poco impegnativa dove il pasto preparato non è complicato e non necessita di particolari attenzione su vini dedicati. In fondo è un vino ottimo per carni bianche così come un tagliere di salumi ma anche con le castagne arrosto.
Le castagne possono essere accompagnate anche da una bottiglia di Sangue di Giuda, dal Lambrusco, da una Bonarda o del Refosco.